L' Odontoiatria di Ieri e di Oggi

Considerazioni di un' odontoiatria di successo di ieri e di un'odontoiatria di oggi più sostenibile e rispettosa dei tessuti dentali

Svolgo la professione odontoiatrica da circa 16 anni, ho 43 anni. Qualche giorno fà trovo una mia ortopanoramica che fa suscitare innumerovoli considerazioni sull’ Odontoiatria di mio padre, sull’ Odontoiatria di ieri e sull’ Odontoiatria di oggi. Mio padre mi ha lasciato un bagaglio di inestimabile valore che ha maturato nella sua esperienza trentennale da medico chirurgo specializzato in Odontoiatria e Protesi Dentaria.

odontoiatria di ieri e oggi
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Arcata Mascellare

L’ Odontoiatria di Mio Padre è stata un’odontoiatria atta alla conservazione e alla salvaguardia della vitalità dentale. Mio Padre ha curato i miei denti quando avevo 15 anni. Ero un bambino molto cariorecettivo. Sugli elementi 17, 16, 25, 26, 27 eseguì dei restauri in amalgama dentale, allora materiale di elezione per restauri dei denti posteriori. Mio padre in caso di carie penetrante e contigua alla camera pulpare effettuava incappucciamenti diretti e indiretti ed utilizzava idrossido di calcio (Dycal Life). Sull’elemento 17, circa 35 anni dopo, si evidenzia radiograficamente una retrazione del cornetto pulpare distale segno di una dentina di reazione terziaria. Sugli elementi 15, 14 e 24 furono eseguiti dei restauri in composito essendo restauri che cadevano in zona estetica dove già ai tempi era indicato l’utilizzo di materiali estetici come i compositi dentali. Nel 15 e 14 i restauri erano di media entità e presentavano una contiguità anatomica con il tessuto pulpare. Nonostante gli incappucciamenti nel corso degli anni i restauri 15 e 14 hanno avuto prognosi infausta e i denti sono andati in necrosi. I denti 15 e 14 sono stati trattati endodonticamente all’età sopraggiunta di 25 e 29 anni e restaurati con materiale composito. Gli elementi 17, 16, 25, 26, 27 hanno conservato la vitalità fino ad oggi, i restauri hanno conservato la loro integrità, non è stato necessario effettuare rifacimenti nel corso della loro vita funzionale con assenza di recidive di carie secondarie.

Gli elementi 18 e 28 sono stati estratti per carie all’età di 21 e 23 anni.

Arcata Mandibolare

Nell’arcata mandibolare Mio Padre sugli elementi 48, 47, 46, 45, 36, 37 eseguì restauri in amalgama. Come da indicazioni sull’elemento 45 fu eseguito un restauro in amalgama in quanto il restauro cadeva distalmente e non interessava l’area estetica. Sull’elemento 35 il processo carioso interessava la parete mesiale e fu eseguito un restauro in composito. Il restauro ebbe prognosi infausta e seguì una necrosi all’età di 21 anni con terapia canalare indispensabile per ascesso dentale. Fu inserito perno e ricostruito in materiale composito. Sugli elementi 47, 46, 36 e 37 furono eseguiti incappucciamenti diretti e ad oggi i denti interessati si presentano vitali, non si evidenzia nessun risentimento periapiacale e si evidenziano le retrazioni dei cornetti pulpari per la conseguente dentina di reazione terziaria. Sul dente 47 al di sotto del restauro si presenta un’area che potrebbe far pensare ad una possibile recidiva di carie ma non lo è. Una seconda metodica di conservazione della vitalità dentale prevedeva, infatti, un incappucciamento indiretto e restauro provvisorio con cemento all’ossido di zinco/eugenolo (Zonalin). Il restauro provvisorio veniva convertito in un restauro definitivo, circa due settimane dopo, per scongiurare una possibile sintomatologia algica post incappucciamento subentrante. Il restauro definitivo consisteva nella rimozione del cemento all’ossido di zinco/eugenolo ma non alla sua completa rimozione in prossimità della camera pulpare. Il razionale era di non rimuovere completamente il cemento all’ossido di zinco/eugenolo e di lasciarlo come sottofondo capace di smorzare l’alta conducibilità termica dell’amalgama riducendo così la sensibilità dentinale del dente restaurato. Un altro motivo era che la sua totale rimozione avrebbe consentito una possibile ricontaminazione intraoperatoria dell’area peripulpare aumentando il rischio di un possibile fallimento dell’incappucciamento indiretto eseguito in prima seduta. Ad oggi i denti 48, 47, 46, 45, 36, 37 hanno conservato la vitalità, i restauri hanno conservato la loro integrità, non è stato necessario effettuare rifacimenti nel corso della loro vita funzionale e non sono stati soggetti a recidive di carie secondarie.

L’elemento 38 è stato estratto per carie all’età di 31 anni.

Considerazioni

Ad oggi all’età di 43 anni i restauri in amalgama non hanno avuto recidive di carie e non sono stati soggetti a rifacimenti. Lo studio di questa ortopanoramica evidenzia il successo di un’odontoiatria di ieri che ha ridotto gli effetti secondarie delle devitalizzazioni, di aver evitato corone protesiche, di aver mirato alla conservazione della vitalità dentale e al rispetto dei tessuti dentali residui. L’odontoiatria di ieri è stata un’ Odontoiatria di successo, sostenibile e rispettosa dei tessuti dentali. L’ Odontoitria di oggi e il progresso dei materiali compositi deve ambire a creare i presupposti per raggiungere risultati a lungo termine, predicibili, riducendo la necessità dei rifacimenti, riducendo le recidive per la perdita di adesione dei materiali compositi e riducendo la necessità di reinterventi per poter raggiungere durate cliniche di 30 anni.